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NICOLA BADALUCCO

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NICOLA BADALUCCO:

Nasce a Milano il 13 maggio 1929
Muore a Roma il 17 Giugno 2015

Nato da famiglia trapanese, trascorre l'infanzia e la giovinezza a Trapani, dove, peraltro, nei primi anni Cinquanta organizza un "Circolo del Cinema".
Laureatosi in Giurisprudenza nell'Università di Palermo, esercita per alcuni anni l'attività di procuratore legale.
Coltiva, frattanto, la passione per il cinema e per il giornalismo collaborando a riviste come «Cinema Nuovo» e «Bianco e nero».
Nel 1953 si trasferisce a Roma col proposito di scrivere storie per il cinema, ma intanto svolge la professione giornalistica, intervenendo nelle terze pagine dei quotidiani, o scrivendo come cronista di "nera", come inviato speciale e, infine, come redattore capo.
Nel 1966 decide di abbandonare il giornalismo e di provare a dedicarsi pienamente al cinema. Nel 1967, da un incontro casuale con Luchino Visconti, prende il via la sua intensa e prestigiosa attività di sceneggiatore, nel corso della quale si è cimentato nei più svariati generi: storico, psicologico, comico, grottesco, impegno civile, commedia, drammatico, favola.
Ha scritto oltre trenta film per il cinema e diversi altri per il piccolo schermo, collaborando con molti importanti registi.
Alcuni suoi soggetti, trattamenti e sceneggiature - scritti, in qualche caso, con autori come Petri, Zurlini e Antonioni - non hanno avuto la ventura di trasformarsi in film, ma talvolta sono stati pubblicati in collane specializzate.
Della sua produzione fanno anche parte due libretti per melodrammi da camera, musicati da Egisto Macchi: Venere e il Leone e 'A 'matra.
Si può rilevare, peraltro, come Badalucco, fin dall'esordio con Visconti e anzi forse proprio grazie a quella fondamentale esperienza, nella scrittura delle proprie sceneggiature, oltre ad adottare uno stile personale molto affinato, solitamente si rifà a una strutturazione dell'opera che ripropone lo schema tipico del melodramma italiano, cioè una suddivisione della vicenda in "atti" che seguono l'evolversi, in tutte le loro fasi, degli elementi psicologici del film.
In Roma svolge anche un'intensa attività didattica, come docente di Sceneggiatura, presso il Centro Sperimentale di Cinematografia, e di Narratologia audiovisuale, al Centro Studi Comunicazioni. Ha tenuto conferenze e lezioni anche in alcune università, italiane e straniere.
Ha insegnato per 13 anni drammaturgia al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Tra i suoi allievi: Doriana Leondeff, Daniela Ceselli, Francesco Bruni, Melania Mazzucco, Stefania Rocca, Franca De Angelis, Gianni Cardillo.
Notevoli sono, inoltre, i risultati conseguiti da alcuni giovani allievi usciti dal suo laboratorio.
Tra i riconoscimenti tributati allo sceneggiatore siciliano sono da segnalare le nomination ai Premi Oscar, il Nastro d'Argento a Roma per il film La caduta degli dei e la premiazione di film tratti da sue sceneggiature a Cannes, Venezia, Berlino, Locarno, Taormina, Salerno, Freistadt.
Nel 1991 gli è stato conferito, a Pescara, il XVIII Premio Flaiano per la sezione relativa alla sceneggiatura cinematografica. Nel 1994 ha vinto l'Efebo d'oro alla carriera.
Membro della sezione scrittori della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, ha fatto parte della giuria che assegna i premi Oscar.




19/11/2021 Evento realizzato da Giacomo Pilati.

FILMOGRAFIA PER IL CINEMA
- La caduta degli dei, regia di L. Visconti, 1969. (Con E. Medioli e L. Visconti);
- La tenda rossa, regia di M.K. Kalotozof, 1969. (Con E. De Concini e R. Bolt);
- Morte a Venezia, regia di L. Visconti, 1971. (Con L. Visconti);
- Roma bene, regia di C. Lizzani, 1971. (Con L. Vin­cenzoni e C. Lizzani);
- Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno mai raccontato, regia di F. Vancini, 1972. (Con F. Carpi, L. Sciascia e F. Vancini);
- Torino nera, regia di C. Lizzani, 1972. (Con L. Vincenzoni);
- Piedone lo sbirro, regia di Steno, 1973. (Con L. Vincenzoni);
- Il suo nome faceva tremare, regia di M. Lupo, 1973. (Con L. Vincenzoni);
- Uomini duri, regia di D. Tessari, 1974. (Con L. Vincenzoni);
- La poliziotto, regia di Steno, 1974. (Con G. Ca­talano, S. Donati e L. Vincenzoni);
- Libera amore mio, regia di M. Bolognini, 1975. (Con L. Vincenzoni);
- Baby sitter - Un maledetto pasticcio, regia di R. Clément, 1975. (Con L. Vincenzoni);
- Due cuori, una cappella, regia di M. Lucidi, 1975;
- La banca di Monàte, regia di F. Massaro, 1976. (Con F. Massaro);
- Gli esecutori - La croce siciliana, regia di M. Lucidi, 1976;
- Bruciati da cocente passione, regia di G. Capitani, 1976;
- L'Agnese va a morire, regia di G. Montaldo, 1976. (Con G. Montaldo);
- Io ho paura, regia di D. Damiani, 1977. (Con D. Damiani);
- Goodbye Et Amen - L'uomo della ClA, regia di D. Oamiani, 1977. (Con D. Damiani);
- Gran bollito, regia di M. Bolognini, 1977;
- Un uomo in ginocchio, regia di D. Damiani, 1979. (Con D. Damiani);
- Circuito chiuso, regia di G. Montaldo, 1978;
- Gli anni struggenti - 1/ concorrente, regia di V. Sindoni, 1979. (Con M. Gallo e V. Sindoni);
- L'avvertimento, regia di O. Damiani, 1980. (Con D. Damiani);
- Il turno, regia di T. Cervi, 1981. (Con T. Cervi e G. Manganelli);
- Mosca Addio, regia di M. Bolognini, 1986. (Con L. Orudy Oembi e M. Bolognini);
- L'uomo dagli occhiali d'oro, regia di G. Montaldo, 1987. (Con A. Grassi e G. Montaldo);
- A proposito di quella strana ragazza, regia di M. Leto, 1989. (Con M. Leto);
- Rossini! Rossini!, regia di M. Monicelli, 1991. (Con S. Cecchi D'Amico e M. Monicelli);
- L'Atlantide, regia di B. Swaim, 1992;
- Il placido Don, regia di S. Bondarciuk, 1993.

FILMOGRAFIA PER LA TELEVISIONE
- La quinta donna, regia di A. Negrin, 1982. (Con A. Negrin);
- Il corsaro, regia di F. Giraldi, 1983;
- La Piovra, regia di D. Damiani, 1984. (Soggetto di N. Badalucco; sceneggiatura di E. De Concini);
- Io e il Duce, regia di A. Negrin, 1985. (Con A. Negrin);
- Se un giorno busserai alla mia porta, regia di L. Perelli, 1986;
- Il segreto del Sahara, regia di A. Negrin, 1987. (Con S. Donati e A. Negrin);
- Non parlo più, regia di V. Nevano, 1995. (Con G. Badalucco).

SOGGETTI E SCENEGGIATURE APPARSI IN VOLUME
Oltre a La caduta degli dei e Morte a Venezia, inclusi (nei primi anni Settanta) nella collana «Dal soggetto al film» diretta da R. Renzi per l'editore Cappelli (Bologna), sono stati pubblicati nella collana Cinema, diretta da A. Cattini, a cura dell'editore Casa del Mantegna (Mantova):
- A proposito di quella strana ragazza, in Sei sog­getti per il cinema, 1984;
- I clandestini. Testi e disavventure di tre film editi praticamente inediti: Il concorrente, sceneggiatura; Circuito chiuso, sceneggiatura; The sitter, trattamento, 1986;
- L'uomo dagli occhiali d'oro, 1987 (con A. Grassi, G. Montaldo e A. Cattini);
- Il Boss è solo, 1989;
- La zattera di Medusa (con E. Medioli e V. Zurlini), 1990;
- Rossini! Rossini!, 1991 (con B. Cagli, S. Cecchi D'Amico e M. Monicelli);
- Donne del Sud, 1995 (Contiene: Riscatto al femminile di G. Aiello - Non parlo più di N. Badalucco e G. Badalucco - Suk Ballarà di N. Badalucco e A. Samueli, - Madre come te, di N. Badalucco - L'Ippoliti e V. Sindoni).

SCENEGGIATURE INEDITE
Masada (1969), Condominium (1971, scritta con E. Petri);
L'incendio del Reichstag (1976);
L'anarchico che venne dall'America - Gaetano Bresci (1977);
Teresa Batista stanca di guerra (1978);
Vento del Sud (1981, scritta con A. Falivena);
Sotto il vestito niente (1984);
Appuntamento a Madrid (1985);
In fuga con Marlene (1993).

CRITICA
- B. VIA, Un trapanese narratore di storie per il cinema, «Trapani., settembre 1970, p. 13-18;
- A. CATTlNI, Appunti per uno studio su Mitologie e forma in Nicola Badalucco. Analisi di sei sceneggiature, in L'uomo dagli occhiali d'oro, Mantova, Casa del Mantegna, 1987, p. 111-157;
- G. AIELLO, Le teoriche di Badalucco, in Il boss è solo, Mantova, Casa del Mantegna, 1989, p. 137­138;
- P. SMOGLlCA, La sceneggiatura è una mediazione, Oggi e Domani, Pescara, 19, luglio­agosto 1991, n° 7-8, p. 27-32;
- S. MUGNO, Nicola Badalucco: soggettista e sce­neggiatore oltre il neorealismo e nel solco del melodramma italiano. L'esordio con Luchino Visconti, «Graphiti, Trapani, aprile 1993.


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Questa scheda è stata tratta da "Novecento Letterario Trapanese" di Salvatore Mugno e con aggiornamenti di Giacomo Pilati.

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