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RAFFAELE CASTELLI

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RAFFAELE CASTELLI:

Nasce a Mazara del Vallo il 21 aprile 1838
Muore a Mazara del Vallo il 29 dicembre 1919

Nacque dal notaio Santo Castelli e da Francesca Dado.
La partecipazione ai moti del 1860 lo costrinse a interrompere gli studi universitari in Giurisprudenza e ad occuparsi della propria formazione da autodidatta.
Fu principalmente un educatore, ma si distinse anche come poeta, latinista, studioso del folklore siciliano e traduttore dal tedesco e dal francese. Tradusse, tra l'altro, gli Idilli di Salomone Gessner. Pubblicò anche dei Versi italiani.
Fu vicepresidente dell'Amministrazione provinciale.
Dal 1863 insegnò Lettere latine e greche nel Ginnasio di Mazara del Vallo, di cui, dal 1887 al 1911, fu anche preside, rendendolo uno dei più prestigiosi della provincia.
Fu amico di G. Pitrè (al quale forni molte notizie per il suo Giuochi fanciulleschi siciliani del 1883, ma anche per altre opere pitreane, come Usi e costumi, Spettacoli e feste popolari, Medicina popolare siciliana, Feste patronali in Sicilia, Studi di leggende popolan), G. Zanella, L. Settembrini, A. Wesselofsky, Liebrecht.
Collaborò a giornali e riviste, tra cui: «Nuove Effemeridi Siciliane)! (Palermo), «Archivio per lo Studio delle Tradizioni Popolari» (Palermo), «Il giardino letterario» (Mazara del Vallo).
È incluso in alcuni importanti repertori dell'epoca, come il Oictionnaire International des Écrivains du Monde Latin, il Oictionnaire International des Folkloristes Con temporains, la Revue Bibliographique universelle Polybiblion. Sulla attività di folclorista e sui suoi rapporti col Pitrè sono state svolte delle tesi di laurea presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Palermo.
Nella città natale gli è stata intitolata una via e presso il Liceo Classico è stato eretto un busto in sua memoria.

OPERE POETICHE
- Versi latini, Mazara del Vallo, Ajello, 1914.

TRADUZIONI
- Publius OVIDIUS NASO, I Fasti, trad. in poesia italiana, Palermo, Volpes, 1876;
- Publius OVIDIUS NASO, Delle Tristezze. Libro I, trad. in poesia italiana ed annotato, Palermo, Montaina, 1880;
- H. GAIDOZ, La religione dei Galli e il vischio di quercia, Palermo, Montaina, 1881.

OPERE SAGGISTICHE
- Credenze ed usi popolari siciliani, Palermo, Montaina, 1878; 2a ed., 1880; rist. anastatica, Sala Bolognese, Forni, 1980; rist. anastatica, Catania, Brancato, 1987;
- La mitologia dei boschi nelle tradizioni popolari classiche, Palermo, 1900;
- Credenze ed usi popolari siciliani, Palermo, Il Vespro, 1980. (Collana "L'altro ieri", diretta da Aurelio Rigoli).

CRITICA
- «Giornale di Sicilia», 26 agosto 1876;
- P. SEBILLOT, Credenze ed usi popolari siciliani raccolti dal professore Raffaele Castelli, «Revue de linguistique», Parigi, 1880, p. 436-437;
- «Il Buon Consigliere», Roma, 19 marzo 1904;
- «Rivista di Roma», 3-10 luglio 1904;
- «La Tribuna», Roma, 8 novembre 1915;
- C. CASTELLI, Un umanista dell'Ottocento: Raffaele Castelli, «Trapani», 1975;
- A. CUSUMANO, Raffaele Castelli, un intellettuale periferico, «Libera Università Trapani», lO, luglio 1991, n° 28, p. 27-51.


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Questa scheda è stata tratta da "Novecento Letterario Trapanese" di Salvatore Mugno.

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