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ANTONINO DE STEFANO

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ANTONINO DE STEFANO:

Nasce ad Vita, 4 agosto 1880
Muore ad Palermo, nel 1964

A nove anni, dalla famiglia ericina rientrata nella loro sede, fu avviato al sacerdozio presso il Seminario di Monreale. Da lì proseguì in quello romano dove ebbe come compagno di istituto Angelo Roncalli poi Papa Giovanni XXIII, qui completò gli studi di teologia. Nel 1903 da sacerdote frequentò nell'Università svizzera di Friburgo i corsi di cultura storico-teologica del domenicano Mondonnete e conseguì nell'Università di Ginevra il dottorato presso quella facoltà teologica protestante. Condannato il modernismo nel 1907 al quale aveva aderito, lasciò l'abito e continuò a difendere il modernismo attraverso la Revue moderniste internazionale da lui fondata nel 1910.
Ritornato in Italia nel 1903 lavorò a Roma in Biblioteche e scrisse per giornali altamente qualificati.
Si dedicò successivamente all'insegnamento e agli studi di storia medievale rivolgendo particolarmente il suo interesse ai movimenti ereticali. (Riformatori ed eretici del medio Evo 1938) a quelle sul periodo federiciano; Federico II e le correnti spirituali del suo tempo (1923); L'idea imperiale di Federico n (1927); La cultura alla corte di Federico n imperatore (1938) e alle opere sul periodo normanno e aragonese, (La civiltà medievale; La cultura in Sicilia nel periodo normanno; Federico II d'Aragona re di Sicilia, pubblicati nel '37). Libero docente di storia medievale, insegnò in diversi atenei dal 1924. A Palermo insegnò dal 1936 al 1956. Grande merito acquistò quale Sindaco di Erice dal 1956 al 1960 per la soluzione del problema dell'approvvigionamento idrico e per il contributo che recò allo sviluppo turistico.
Come elevato uomo di cultura stimolò l'interesse sulla città di Erice degli uomini e delle istituzioni più note e prestigiose nazionali ed estere.


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Questa scheda è tratta dal libro UOMINI ILLUSTRI ERICINI di Anna Burdua

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