FRANCESCO DI STEFANO:
Nasce a Bonagia VALDERICE il 17 giugno del 1896
La sua figura è stata da poco riscoperta e commemorata con l'intitolazione a suo nome della biblioteca comunale di Valderice.
La sua brillante carriera scolastica fu coronata da una laurea in lettere presso l'Università di Roma con il massimo dei voti e la lode.
Iniziò allora la lunga carriera d'insegnamento e la sua dedizione allo studio della storia e alla attività di ricerca attenta e scrupolosa che non si limitò alla solo Sicilia, sebbene questa ne fu parte principale, ma diede impulso alla cultura e alla storia di alcune regioni d'Italia (Lombardia e Veneto), riferite soprattutto al periodo rinascimentale. La sua vita non sempre fu felice, la sua unica figlia visse solo un anno lasciandogli un terribile vuoto mai più colmato.
La salute cagionevole lo costrinse presto ad abbandonare quell'insegnamento e quel contatto con i giovani a lui tanto cari. Si ritirò nella casa di Bonagia dove visse gli ultimi anni circondato dall'affetto e dalla stima di quelfi che furono suoi alunni e dall'amicizia dei colleghi di cultura.
La sua attività di storico ebbe inizio nel 1921 allorché pubblicò un saggio: «Per la storia di Sicilia nel sec. XIV - Papa Giovanni XXII e la questione siciliana», al quale ne seguirono altri che definiamo «siciliani», Nel 1934 pubblicò: «I Fardella di Torrearsa», «Storia di tre patrioti» e una monografia su «S. Calvino e la sua azione unitaria nel Risorgimento italiano».
L'opera che può essere considerata la più importante è la «Storia della Sicilia dal XI al XIX secolo», pubblicata nel 1948 dall'Editore La Terza, su proposta di Benedetto Croce che si dichiarò ammirato del suo lavoro. Nel 1963, in collaborazione con il Prof. Francesco Luigi Oddo, pubblicò la "Storia della Sicilia dal 1860 al 1910".
Vinto dalla malattia non ancora settantenne si spense nel 1966.
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