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GIUSEPPE ERRANTE

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GIUSEPPE ERRANTE:

Nasce a Trapani il 19 Maggio 1760
Muore a Roma il 16 Febbraio 1821

Studiò disegno sotto lo scultore Domenico Nolfo, e giovanissimo si cimentò in una composizione, La morte di San Giuseppe, attualmente conservata nella chiesa del santo in Trapani. Proseguì i suoi studi a Palermo presso P. Felice di San Biagio, poi con Gioacchino Martorana. A Roma, dove si era recato per perfezionarsi, si formò sugli antichi del Cinque e Seicento e si volse alle correnti classicheggianti. Ferdinando di Borbone volle istituire una scuola di Belle Arti in Trapani, esistente tuttora; ma l'Errante, non ne poté accettare la direzione. Fu poi costretto a rifugiarsi a Milano per ragioni politiche. Il periodo milanese, durato dal 1795 al 1810, fu il più fecondo. Nel 1804, tre suoi quadri figurarono al Museo Napoleone a Parigi: Artemisia piangente, Andimione dormente ePsiche, e vennero molto lodati e a apprezzati. Nel 1806, in occasione della venuta di Napoleone a Milano, espose all'Accademia di Brera ventidue opere. Lasciò due opuscoli di Tecnica pittorica: Saggio sui colori e Sopra i mezzi di far risorgere le Belle Arti. I suoi lavori sono per la maggior parte sparsi in Gallerie private straniere; in Italia di lui si conserva ben poco. Alcune opere sono collocate nel palazzo del duca di Monteleone a Palermo, altre minori sono nel Museo Pepoli e nella sala del consiglio del palazzo municipale di Trapani. Si ricordano: Il conte Ugolino coi figli, Concorso di bellezza, Giacinto morente,Catone, L'Assunzione, nella chiesetta di Grottapinta a Roma, Il ritratto di madama Gherardi con la figlia, nella raccolta dell'on. Ettore Rizzi di Modena.
Sue opere presso Chiesa dei Santissimi Vincenzo e Anastasio (Roma), Palazzo Abatellis, Biblioteca Comunale (PA), Chiesa di Santa Maria della Cava (CT).
Un ritratto, a sua firma, di N. Spedalieri è visibile presso la Pinacoteca del Collegio Capizzi (Bronte).
A Roma frequentò lo studio dell'architetto Giuseppe Barberi; a Milano,dal 1795 al 1810, affiancò l'attività di pittore a quella di maestro di scherma. Nel 1810 fu chiamato a Napoli da Gioacchino Murat ma si fermò a Roma per motivi di salute e vi rimase fino alla morte.

Bibliografia:
- F. Cancellieri: Memorie raccolte ... intorno alla vita ed alle opere del pittore Cav. G. Errante, Roma, 1824.
- G. Barbera: G. Errante in Dizionario Biografico degli italiani, Roma, 1993, vol. XLIII.
- N.M.T. Montesatto: Archivio storico della Sicilia, IV, XVII-XVIII, Palermo, 1991-1992.


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Questa scheda è tratta dal sito: http://www.galleriaroma.it/Ottocento%20sicilano/Gli%20artisti/Errante%20Giuseppe.htm

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