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PIETRO GRAMMATICO

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PIETRO GRAMMATICO:

Nasce a Trapani 1'11 di luglio del 1885 da genitori contadini di antica famiglia ericina
Mori a Paceco il 3 ottobre del 1967

Ben presto la sua famiglia si trasferì nell'agro del Comune di Paceco per i lavori agricoli del padre Giacomo. A Paceco ed a Trapani, dove frequentò le scuole commerciali, avvenne la sua maturazione umana e sociale, con orientamenti ben precisi verso il mondo operaio e contadino e le idee socialiste che si andavano affermando nel trapanese, attraverso l'apostolato di uomini come Sceusa, Curatolo e Giacomo Montalto.
Nel 1901 fu tra i fondatori della Società Agricola Cooperativa di Paceco, di cui fu il primo sottosegretario, seguendo la traccia segnata dal contadino cooperatore Giacomo Spadola. Da quel preciso momento s'interessò profondamente e totalmente dei problemi della cooperazione, divenendo, nell'arco di un decennio, uno dei rappresentanti più significativi del movimento contadino, in provincia di Trapani, interpretando con grande saggezza le istanze del mondo agricolo che in quegli anni stava attraversando una delle crisi più difficili.
Nel 1911 si era costituita a Paceco la Cassa Agraria di Prestiti «Drago di Ferro» di indirizzo radical - democratico. Nel breve volgere di qualche anno i socialisti della «Drago di Ferro» si divisero in due parti ed il gruppo, di indirizzo massimalistico, guidato da Pietro Grammatico fondò nel 1915 la Cassa Agraria «Libertà», divenuta in seguito "Cassa Rurale ed Artigiana", tra le poche sopravvissute al fascismo ed oggi, intitolata allo stesso Grammatico, è divenuta uno dei più prestigiosi istituti di credito del trapanese, al servizio del mondo contadino ed artigiano.
Durante la prima guerra mondiale partecipò, in prima linea, alle operazioni sul fronte. meritando la croce di guerra. Teneva a ricordare che aveva raggiunto il grado di "caporal maggiore" di artiglieria da fortezza.
Come uomo politico, aderì giovanissImo al Partito Socialista Italiano. di cui fu uno degli esponenti più importanti in Sicilia. prima e dopo il fascismo da cui fu ammonito e continuamente perseguitato. Ricoprì anche per diversi anni la carica di Segretario Provinciale del suo Partito, quella di Presidente Provinciale della Lega delle Cooperative e della Confedeterra.
Dal 1920 al 1922 fu Sindaco di Paceco e Consigliere Provinciale.
Partecipa alle elezioni per la Costituente nel!a lista del PSI ed ottiene 7,318 voti.
Eletto Deputato nel 1948 con 32.105 voti (primo dei non eletti) entra in Parlamento perché l'On. Pietro Nenni opta per il Collegio di Roma). Lista del Fronte del Popolo (PSI - PCI). Componente della Commissione Lavori Pubblici.
Eletto Senatore nel Collegio di Trapani - Marsala nel 1953 con 27.937 voti.
Componente !a Commissione Agricoltura ed Alimentazione.
Candidato anche alla Camera dei deputati ottiene 11.092 voti di preferenza.
Partecipa alle elezioni politiche del 1958 per la Camera ed ottiene 9.135 voti (Lista del PSI). Al Senato, nel suo ex collegio. il PSI presenta il On. Simone Gatto.
Dal 1923 al 1948 Segretario della Cassa Rurale ed Artigiana di Paceco.
Nel 1946, dopo la ricostituzione del Comune, Commissario Prefettizio.
Nel secondo dopoguerra fu Sindaco di Paceco ininterrottamente dal 1946 al 1959 con larghi suffragi.
Dal 1948 al 1953 fu componente della Commissione permanente della Camera per l'Agricoltura. le Foreste e l'Alimentazione. Dal 1953 al 1957 fu componente della Commissione permanente del Senato per l'Agricoltura e nel 1958 della Commissione "Difesa".
Esempio eccezionale di fedeltà assoluta ad un'ideologia e di dedizione completa alla causa dei lavoratori, di cui portò le istanze alla Camera ed al Senato in tempi oscuri e difficili per la classe politica italiana. Come primo cittadino di Paceco fu sempre al servizio degli oppressi, difensore strenuo delle libertà civiche. che dimostrò ampiamente portando avanti la battaglia non facile per l'autonomia del Comune, dal 1943 al 1946, quando finita la guerra, Paceco si ritrovò amaramente ad essere ancora frazione della città di Trapani come era stato deciso, con abnorme arbitrio, dalle autorità fasciste nel 1938. La strenua lotta per allacciare Paceco all'acquedotto di Montescuro Ovest. segnò, dalla fine degli anni quaranta ai primi anni cinquanta, una delle tappe fondamentali della vita politica di Grammatico.
Amministratore onestissimo, sia nella sua professione di segretario di banca, sia nell'ente pubblico che curò con grande diligenza, interpretò per oltre mezzo secolo i sentimenti, le istanze più attive e concrete, il cuore della città e di larga parte della provincia di Trapani.

Biografia fornita dalla Biblioteca Comunale di Paceco ed integrata con notizie riprese da stampa di epoca.


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Questa scheda è tratta: dai libri pubblicati dal "Centro provinciale Studi «Giulio Pastore» - Trapani"   a cura di Michele Megale

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