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GIUSEPPE MESSANA

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GIUSEPPE MESSANA:

Nasce ad Alcamo il 3 agosto del 1895
Muore ad Alcamo il 18 gennaio del 1942

Proveniente da una famiglia agiata quanto numerosa. Il padre Agostino, farmacista, trasmise ai figli l’amore per la famiglia che sarà, negli anni successivi, duramente provata dalle perdite.
Nel 1911, infatti, muore Fortunata D’Angelo, madre di Giuseppe Messana che, all’età di 16 anni, si troverà a perdere una figura che più volte sarà presente nelle sue opere ( “ ...ho sentito un vago sconforto / di non poter trovare la Mamma / di dover rimanere solo, per sempre...” ).
E, pochi anni dopo, la perdita di tre fratelli e sorelle agiterà ulteriormente l’animo del poeta che troverà conforto nelle sue parole.
Nel 1913, a soli 17 anni, esce il suo primo poemetto “Sicilia raminga” seguito l’anno successivo da “Amaranti” che, come riferì di lui Mons. Tommaso Papa, “lo fecero notare come una delle speranze più solide della nuova letteratura italiana”.
Seguì con particolare cura gli studi letterari, laureandosi in Giurisprudenza.
Partecipò come ufficiale alla prima guerra mondiale, soffrendo anche un periodo di prigionia e dal quale prese spunto per i successivi libri “Più che la morte” uscito nel 1919, “La falciata” (1921) e “Canti umani” (1922).
Nel 1925 esce “Nuvole nell’azzurro”, poema che mette in risalto i valori della gente di Sicilia.
Nel 1930 scrive “Lilia, puema a me’ figghiuzza” composto in morte della figlia Lilia, scritto in lingua siciliana

“A chiddi chi, comu ancili, vigghiaru
li patimenti toi, curuzzu d’oru
chi cu’ l’amuri o l’arti, anzi, circaru
di prucuriari a tia qualchi ristoru.
A cui ti vosi (oh! Privilegiu caru!)
l’urtima vota ‘mbrazza, e matri e soru,
a chissi è dedicatu lu me’ cantu
chi sannu li to’ peni e lu me’ chiantu!”.

La morte, che già duramente ha colpito la sua famiglia, continua a seguirlo nei suoi percorsi di vita ma il poeta, forte della sua fede e dei suoi valori, esorcizza il dolore nei suoi versi che riportano, fedelmente, memorie del tempo passato nelle quali riaffiora, annebbiato, il dolore degli affetti scomparsi. Ne è un esempio “La casa tra gli ulivi” (1930) nella poesia “La mamma”

“… E dolce tanto e buona ella al mattino
sorridendo sorgeva a dar letizia
regina d’un suo regno di puerizia
per il visetto d’ogni suo bambino …”.

Del 1933 è il poema in versi siciliani “Di Sant’Anna a Caprera” nel quale rievoca le gloriose imprese dei “Mille” e dei fratelli Giuseppe e Stefano Triolo di Sant’Anna e, sempre nello stesso anno, il poeta pubblica “Le stelle e le greggi”.
Nel 1936 Giuseppe Messana pubblica “Le canzoni dell’impero d’Italia”. Di lui, nella prefazione a quest’ultima pubblicazione, Pietro Mignosi scriveva: “… Formatosi sotto l’influenza della poesia pascoliana e rapisardiana e nell’orbita della tradizione del Verga, seppe pure mantenere un accento ed un tono personale al quale è rimasto fedele …”.
Di Giuseppe Messana rimasero inediti alcuni altri lavori, tra i quali ricordiamo “Tresanti” dal nome della contrada nella quale si trovava (e si trova ancora) la casa tra gli ulivi a lui tanto cara.
Si spense ad Alcamo, falciato da una polmonite, il 18 gennaio del 1942. A lui furono intitolate una lapide nel liceo di Alcamo ed una traversa del corso VI Aprile.


----- tratto da Novecento Letterario di Salvatore Mugno -----

Fu ufficiale di fanteria durante la prima guerra mondiale, subendo anche la prigionia.
Diresse la rivista «La tempra» ad Alcamo (1921-22), dove pubblicò a puntate il romanzo Candori e libidini fosche.
Rimangono inediti di Giuseppe Messana: La gioia degli altri (romanzo incompiuto), Le vie della Provvidenza (novelle), e le liriche di Tresanti e di Fontana viva.
Del 1922 è il dramma in un atto il Redentore, pubblicato in calce a I canti umani.

OPERE POETICHE
- Sugli altari e nella polvere, Alcamo, I.N.R., 1912;
- Sicilia raminga, Palermo, 1913;
- Amaranti, Palermo, I.N.R., 1914;
- La canzone degli eroi, Alcamo, 1916;
- Più che lo morte, Cuneo, La Sentinella delle Alpi, 1919;
- La falciata, Alcamo, La Folgore, 1921;
- I canti umani, Alcamo, La Tempra, 1922;
- La canzone di Roma fa B. Mussolini, Alcamo, 1924;
- Nuvole nell'azzurro, Roma, Ausonia, 1925;
- Lilia, Alcamo, La Folgore, 1930;
- La pattuglia, Milano, Siculorum Gymnasium, 1930;
- La casa tra gli olivi, Alcamo, La Folgore, 1930;
- Lestelle e le greggi, Milano, Cavalieri, 1932;
- Mara, Alcamo, Bagolino, 1933;
- Di Sant'Anna a Caprera, Catania, 1933;
- Stelle fulgide, Mazara del Vallo, Grillo, 1934; - Le canzoni dell'Impero d'Italia, introd. di Pietro Mignosi, Milano, La Tradizione, 1936;
- A Ciullo D'Alcamo, Alcamo, 1939;
- Poesie, Palermo, 1941.

OPERE NARRATIVE
- Storie di paese, Alcamo, 1913. (Novelle);
- Italianina, Alcamo, 1922. (Romanzo);
- La colpa e lo pena, Palermo, L'Attualità, 1926. (Novelle).

CRITICA
- P. MIGNOSI, G. Messana, «La Tradizione», Palermo, 1930, p. 220;
- G. COTTONE, Due saggi critici, Alcamo, 1931;
- U.V. CAVASSA, «I1 Lavoro», Genova, 1931;
- E. PESCEGORINI, «Vita Femminile», Roma, 1931;
- P. MIGNOSI, La casa tra gli ulivi, «La Tradizione», Palermo, 1931, p. 52;
- A. TOSTODE CARO, G. Messana, «Parva Lucerna» Trapani, settembre-novembre 1932, p. 144-145;
- F. STELLA, «L'ltalia», Milano, 1931-32;
- S. BENCO, «Piccolo della Sera», Trieste, 1932;
- P. BUlZI, «Gazzetta del Popolo», Torino, 1933;
- A. ZAMBONI, «Conoscenze», Reggio Emilia, 1933;
- I.V. MISANA, «Leteraturen glas», Sofia, 1933;
- N. FACON, «Roma», Bucarest, 1933;
- D. ROPS, «Sept», Parigi, 1934;
- A. FELIX, I nuovi libri di lirica italiana, Praga, 1934;
- P. MIGNOSI, La poesia di G. Messana, Milano, 1936;
- F. DE MARIA, .L'Oral, 27 febbraio 1942;
- S. VIOLA, «Gazzetta di Venezia», 14 febbraio 1942;
- G. Messana, a cura di G. Cottone, Milano-Roma, Gastaldi, 1943;
- A.M. RUTA, Il futurismo in Sicilia, Messina, Pungitopo, 1991, p. 199 e p. 283.

Della sua opera scrissero anche: U.A. Amico, A. Alfani, M. Bolla Caruso, T. Cannizzaro, V. Cian, GA Cesareo, G. Cavallari Cantalamessa, F. Denaro Pandolfini, E. Donadoni, R. Fucini, E. Gianelli, C. Inguanotto, G. Longo, G. Lipparini, V. La Scola, G. Mazzoni, T. Nediani, G.E. Nuccio, P. Raina, P. Savy Lopez, S. Sottile Tomaselli, F. Torraca, F. Vivona, G. Verga, T. Varlet.


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Questa scheda è stata fornita da Antonio Sindona
La seconda parte è tratta dal libro: NOVECENTO LETTERARIO TRAPANESE di Salvatore Mugno

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