1980

A partire dal 1980, la Festa in onore della Madonna di Tagliavia è stata arricchita dal Carro del Vino e delle Olive.
La considerazione che ha spinto Leonardo Aguanno, Filippo D'Angelo, Sebastiano Genco, Giuseppe Mannone, Vincenzo Mannone, Daniele Perricone, Salvatore Sanci e Isidoro Spanò a impegnarsi per tale realizzazione, è stata quella di voler rendere la tradizionale "Festa" maggiormente aderente alla realtà delle nostre campagne. Prima la coltivazione prevalente era il frumento e quindi si poteva parlare di Carro dell'Abbondanza per tale coltura, ora l'abbondanza si può trovare nei rigogliosi vigneti delle colline che circondano Vita e negli oliveti che da sempre fanno parte della nostra cultura e del nostro paesaggio.
Il carro, trainato da un trattore guidato da Antonino Leo, era composto da 12 semitorchi in legno.
Prima di arrivare alla forma definitiva furono fatti diversi tentativi durante i quali i soci più robusti sostenevano il peso dei semitorchi mentre Filippo D'Angelo procedeva alla saldatura degli stessi sulle sponde di un rimorchio agricolo messo a disposizione da Nino Leo. Nella parte posteriore dèl carro fu trovato posto per un complessino musicale e fu una graditissima novità.