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GIOVANNI BEVILACQUA

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GIOVANNI BEVILACQUA:

Nasce a Trapani nel 1946.

Sin da giovanissimo scopre di avere un talento nel campo del disegno tanto che nel 1954 comincia la sua prima collettiva organizzata dall'Istituto Belle Arti di Roma, presso le scuole elementari di Trapani in collaborazione con tutte le altre scuole del resto d'Italia.
Fu in quella occasione che venne premiato per la prima volta: soggiorno gratuito per un periodo di studi presso l'Istituto Belle Arti di Roma.
Un anno più tardi frequenta la scuola di arti e mestieri del comune di Trapani e tra il 1959 e il 1965 studia all'Accademia alternativa fra i musei d'Italia e i libri del Rinascimento dalla fine del Trecento alla metà del Cinquecento. Più tardi continuò gli studi spingendosi fino al Novecento. Nel 1966 si trova a Taranto dove partecipa alla seconda collettiva presso i locali del circolo del marinaio.
Nel 1967, ritornato a Trapani, impara la tecnica della decorazione stando a fianco del maestro Cristoforo Galia.
In seguito, dopo il servizio militare, a Trapani nell'ambiente a lui familiare, pian piano, giorno dopo giorno, nutre e migliora la sua esperienza pittorica partecipando a numerose estemporanee e a tante collettive, cimentandosi poi nella scultura. Fa parlare di sé la critica e la stampa.
Tra il 1972 e il 1973 viene premiato a Trapani in occasione della Festa dell'Unità organizzata dal PCI, svoltasi presso la villa Margherita.
Qualche anno dopo cominciarono le sue prime mostre personali:
1975/76 a Erice Vetta e ancora nel 1977/78 presso locali pubblici di Trapani dove fa conoscenza con diversi artisti tra i quali: Lino Tardia (TP), Giuseppe Guerrera (ME), Carmelo Morreale (TP), Vito Stabile (TP), Carlo La Monica di Salemi (TP), Prof. Vincenzo Scalabrino (TP) e lo scultore Domenico Li Muli.
Invitato dal comune di Trapani nel 1978/79, espone la sua personale presso i locali del palazzo Cavarretta.
In quel periodo fa conoscenza con Renato Guttuso e oltre a dare tutto di sé attraverso la pittura, esprime la sua carica interiore esternando il suo estro artistico verso un'altra tecnica qual è la scultura.
Da quest'ultimo periodo fin al 1995 cominciarono ininterrottamente le sue personali e, tra una personale e l'altra, partecipa a diverse rassegne d'arte:
1^ edizione nazionale premio "Gran Sigillo d'Oro" Ippolito Nievo (Pordenone), premiato, appunto, con il sigillo d'oro;
1^ rassegna nazionale "Sette contro sette", gara di pittura a Televalderice Trapani, campione in carica, premiato;
18^ edizione internazionale "ASLA", segnalato, premiato con medaglia d'argento del Vaticano e diploma menzione d'onore (PA);
10° edizione nazionale "Amici del quadrato", premio (Oscar Europa '89) Antoniano di Bologna (BO);
1^ rassegna provinciale socio-culturale "La scalinata" (TP) primo premio (con il migliore manifesto);
1^ rassegna nazionale di pittura "La giara artistica" primo premio (TP);
1^ rassegna nazionale di scultura "Le vecchie mura di tramontana" (TP) primo premio. La scultura premiata è stata esposta nei locali del Comune presso il Palazzo Cavarretta;
1^ e 3^ rassegna nazionale di pittura "Territorio Regalbese" secondo premio. Alla 5^ rassegna terzo classificato, Dattilo-Napola (TP).
Tra il 1982/83 partecipa a due importanti estemporanee di pittura presso i padri Carmelitani che riguardavano la storia della Madonna "Maria SS. Annunziata" di Trapani, eseguita nel lontano '400 dai maestri scultori pisani. Viene premiato e le opere vengono conservate nel Santuario. I Carmelitani gli commissionarono la restaurazione di due statue raffiguranti santi e la realizzazione di ritratti importanti, tra i quali: Mons. Raiti, primo vescovo di Trapani, Mons.Tito Brandsma (olandese) e padre Alberto (Carmelitano), opere tuttora esposte nel Santuario della Madonna.
Nel 1986 diventa protagonista dell'arte con il riconoscimento "Gran Premio il Quadrato", con medaglia personalizzata e il riconoscimento scritto: "Al Maestro Giovanni Bevilacqua Artista Poliedrico, Pittore e Scultore con augurio e finalità culturali, a questo ormai noto figlio della Sicilia", facendo poi parte del dizionario della pittura italiana contemporanea.
Lo studio che il Bevilacqua continua ad eseguire è quello che madre natura gli ha donato.
Studiare l'Accademia alternativa (la laurea non fa il genio) lo porta ad ottenere da un funzionario dell'edizione "il quadrato" un grande successo. Fu infatti il prof. Giorgio Falossi da Milano a promuoverlo "Cavaliere dell'arte".
Più tardi fa parte anche del circolo culturale "La scalinata" di Trapani assumendo la carica di vicepresidente dell'associazione; rinunciando pochi mesi dopo, ne esce fuori per motivi personali, rientrando però, in seguito come consigliere.
Il 15 luglio del 1995 dona al comune di Buseto Palizzolo una sua scultura in pietra calcarea dal soggetto "simbolico duemila" che il Sindaco allora in carica Geom. Pietro Randazzo, anche a nome della giunta comunale, grato per il prezioso dono, ricambia con una targa d'argento.
Nel 1996 viene invitato per mezzo di un suo parente in Germania presso "Hòusen" provincia di Woldsuht, per eseguire un'opera personalissima: un paesaggio raffigurante "Pizzo Cofano" presso Custonaci (TP). Il quadro misura m 1 x 0,70 e viene acquistato insieme ad altre opere eseguite presso lo studio di Villa Rosina a Trapani.
Nella 2^ rassegna " Ludi di Enea" del 1998 a Trapani, estemporanea di piatti in ceramica "Vivere San Giuliano", viene premiato come migliore artista.
Nello stesso anno il noto critico, poeta e scrittore Nic Giaramita, scrive di lui sul giornale locale Il Faro: Giovanni Bevilacqua artista egregio "...ovvero quando l'arte diventa luce e poesia".
Nel 1997 il Bevilacqua, avendo eseguito da sempre con cura la scia dell'Accademia alternativa, ultima gli studi del Surrealismo.
Più tardi, invece, nel 1999 venne ad occuparsi della scultura, solo per un periodo di tempo, in quanto l'associazione "pro Misericordia", patrocinata dal comune di Valderice, organizzò una manifestazione al Parco Urbano "tra il verde e le stelle" con musica, poesia e arte. Il comune di Valderice in quella occasione, aveva invitato l'attore comico Andrea Roncato che, trascinato tra gli artisti, comprò la scultura "profilo di donna" firmata dall'artista Bevilacqua. L'attore mostra la sua gratitudine con una dedica scritta dietro una delle sue foto "a Bevilacqua, bravissimo, con tanta amicizia e gratitudine, per la bella scultura che terrò sempre nella mia casa".
Nel 1998/99 e 2000 venne invitato dal Comune di Buseto Palizzolo a tre estemporanee di pittura, le cui opere il comune le avrebbe esposte al pubblico in una pinacoteca.
Intanto a Trapani il 21/10/2000 viene disposto il progetto "Lo sviluppo della conoscenza si sé, attraverso l'utilizzo di attività di Musicoterapeuta e tecniche corporee". Bevilacqua viene interpellato dal Preside della Scuola media G. Pagoto, ad un impegno tecnico di Arte-Terapia, per la disponibilità di circa tre giorni, con la presentazione di 6 ore ad alunni particolarmente attivi, con un risultato notevole.
Ancora nel maggio del 2000 e 2001, nel Comune di Vita, viene chiamato per dipingere dei murales nel centro storico del paese, insieme ad altri artisti del Trapanese.
Avendo già esperienza in altre occasioni, l'artista viene apprezzato e richiesto per la sua umile presentazione.
Anche nel 2002, l'artista Bevilacqua non manca all'appuntamento. Il Comune di Vita in quest'ulteriore manifestazione mette a disposizione, in accordo con gli artisti partecipanti ai murales, dei pannelli su cui eseguire le opere, dando agli abitanti di Vita opere da ricordare, sul tema "le varie espressioni dell'arte". Il Bevilacqua prepara per l'occasione due opere surreali dal titolo "Composizione in musica" e "Vibrazioni umane".
Pur non conoscendo la musica l'artista riesce ad esprimersi lasciando messaggi ed espressioni suggestive.
Sempre nel 2002 viene invitato dal Parroco P. Francesco Pirrera della Chiesa Maria SS. Misericordia di Valderice per creare un'opera finalizzata al gemellaggio con la Chiesa di Sant'Andrea, che rappresentasse la storia del Santo.
Subito dopo lo stesso P. Francesco Pirrera gli commissiona un'altra opera personalissima con due santi storici: San Pio da Pietralcina e San Yosemaria Escrivà de Balaguer.
Nel 2003 viene invitato dal sindaco di Valderice in una manifestazione dedicata allo "SVILUPPO E LEGALITÀ" dove l'artista realizza un murales di mt. 8 x 2,50 dal titolo "VERSO LA VETTA" dove la riflessione su quest'opera mette in evidenza la stretta unione paesana diversa da quella della grande metropoli.
La modestia e la sensibilità dell'artista fanno si che aumentino incessantemente le commissioni di opere che il Bevilacqua esegue nel suo piccolo studio di via Medea n° 5 - Villa Rosina - Trapani.
Giovanni Bevilacqua, dal 2003 riscuote riconoscimenti e richieste di opere sempre crescenti. Coniugando i mille problemi quotidiani di uomo sposato e padre di famiglia, risponde con entusiasmo al suo DNA, dove c'è segnato l'amore per la scultura e il colore per i suoi quadri. Quindi godendo dell'approvazione familiare, nel suo studio raccoglie laserenità per dipingere, scolpire e comporre opere. Nel 2005 viene invitato a partecipare in un "Simposium" in Germania. Il sindaco di St. Blasien, per la festa del legno, puntualmente ogni anno, invita circa 20 artisti, richiesti in varie parti d'Europa. Gli artisti, nomadi che girano il mondo, partecipano con entusiasmo ai Simposium. Il Bevilacqua che da molto tempo non è più un neofita, ma proviene da una scuola, che spesso frequenta: quella dell'accademia alternativa, mettendo a frutto tutte quelle esperienze derivante dalla sua maturità, continuamente stuzzicato dalla voglia di partecipare alle manifestazioni Internazionali, intuendo che può raccogliere i frutti del suo impegno al di fuori del suo studio. Partecipa dunque alla mostra tedesca svolgendo il programma richiesto di rappresentare "La Gioia". Prepara un piccolo calco e produce alla fine un'opera che intitola "Sensazioni..." giustificando nel contempo la sua scelta progettuale. Nella definizione dell'opera, dunque, l'artista riesce ad essere convincente per il pubblico Tedesco, che nella premiazione gli ratifica l'approvazione popolare, mentre l'Autorità gli conferma che la scultura verrà eretta nella città di St. Blasien. L'artista, soddisfatto, intento a godersi la sua premiazione viene ora raggiunto nel suo studio da molte telefonate: - il Comune di Buseto Palizzolo, per la consegna di un'opera in scultura, promessa da tempo per la Pinacoteca; il Comune di Vita, per un "rinfresco" a un "Murales"; - il parroco Don Francesco Vivona "Carmelitano" che predica nella chiesa SS. Maria di Loreto di Trapani, presso Villa Rosina, che lo invita a partecipare ad una collettiva che dovrà svolgersi presso i locali della sua cononica. È tempo ora della personalissima mostra a Trapani, presso i locali della chiesa di Sant'Alberto in via Garibaldi, guidata e patrocinata da Don Vito. Qui emergono le potenzialità di Bevilacqua espresse attraverso le sue opere, sia di pittura e deliziosamente anche nella scultura, che non sono più quelle del neofita. Ora comincia a dare le immense emozioni di un artista che, come Lui stesso riconosce, si trova nella continua ricerca della sua identità. Itinerario che affiora attraverso i segni delle sue opere. Giovanni Bevilacqua vive ed opera in via Medea n° 5 Villa Rosina-Trapani


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Questa scheda è stata realizzata dall'Arch. Roberto Manuguerra F.Q., ricavata dal libro "Giovanni Bevilacqua - Catalogo 2009".

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