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SEBASTIANO BONFIGLIO

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SEBASTIANO BONFIGLIO:

Nasce a San Marco Valderice il 23 settembre del 1879

Da Nicolò e Francesca Tosto.
Il padre avviò subito il figliolo al lavoro artigiano. Spirito rivoluzionario il Bonfiglio sin da giovanissimo partecipò alla formazione dei fasci dei lavoratori alimentando la sua costante opposizione alla politica e al potere che veniva esercitato dal clero, dalla borghesia del Comune capoluogo Monte San Giuliano, che lasciava le borgate e le frazioni di tutto il territorio abbandonate a se stesse, senza un intervento che potesse risolvere gli svariati ed annosi problemi della disoccupazione e del lavoro.
Partecipò attivamente alla politica e si distinse per la sua solérte attività per le rivendicazioni dei contadini e degli artigiani.
Dice Salvatore Costanza in una sua recente pubblicazione edita dal Comune di Valderice, che Bonfiglio «rappresenta l'uomo d'azione, l'artigiano contadino che, attraverso lo studio autodidattico arriva a superare le barriere dell'analfabetismo e a conquistare una certa conoscenza tecnica e politico-sindacale dei problemi agrari.»
Impegnatosi da solo negli studi, ottenne prima il diploma d'insegnante elementare e poi quello di perito agrario, che gli consentirono di assumere nel movimento socialista posizioni rappresentative di prestigio.
E' stato qualche tempo in America, dove fondò una sezione socialista. Al ritorno in Patria fu chiamato al servizio militare in seguito all'avvento della la guerra mondiale. Finita la guerra riprese nel trapanese la sua fervente attività politica. In contrasto con, le prepotenze della amministrazione ericina e soprattutto sostenitore accanito dello spostamento del capoluogo dalla vetta ericina a S. Marco-Paparella. Nell'ottobre del 1920 le elezioni amministrative sono state vinte dal partito socialista.
Bonfiglio fu'eletto Sindaco di Monte San Giuliano. Tra i provvedimenti urgenti e di grande importanza la deliberazione consiliare del 23 gennaio 1921 per lo spostamento del Capoluogo dal Comune della vetta ericina alla frazione di San Marco-Paparella. Ma il 10 giugno del 1922 mentre rientrava da una riunione di giunta tenuta a Monte S. Giuliano, in località Gianguzzo fu ucciso in un agguato con due colpi di fucile.
Bonfiglio fu autore di innumerevoli articoli apparsi sulla «Voce dei Socialisti» che egli diresse per un certo periodo di tempo; sui giornali di partito «La Riscossa», l'Avanti, «Dittatura proletaria» ed altri. Valderice lo ricorda con un monumento eretto nella sua San Marco.


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Questa scheda è tratta dal libro "VALDERICE La Valle di Venere" di Vito Vaiarelli.

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