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GIOVANNI INCANDELA

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GIOVANNI INCANDELA:

Nasce a Trapani il 22/4/1899

Muore il primo Maggio 1969

(ristoratore trapanese dal 1930 al 1960 circa)
U zu Giuvanninu da strata Fera (lo zio Giovannino della via Mancina detta per l'appunto a strata Fera -poiché fino alla fine degli anni '50, la Fiera di Ferragosto veniva montata lungo la via Mancina e vie adiacenti) è stato per un trentennio un caratteristico personaggio popolare trapanese. Emigrato negli Stati Uniti, a San Francisco nel 1923 ritornò a Trapani nel 1930, dove dopo una breve parentesi in società con il fratello nella gestione del Ristorante "Giuseppe Verdi", aprì una trattoria in via Mancina.
La sua trattoria di via Mancina (chiusa nel 1960) divenne ritrovo di popolani trapanesi, di artisti di strada, cantanti e attori che si esibivano al teatro Garibaldi.
Franco Franchi (che suonava una foglia con la bocca (!) e Ciccio Ingrassia, agli inizi della loro carriera, erano ospiti fissi da Giuvannino.
Giovanni Incandela, famoso oltre che per la sua bontà (molti erano gli avventori che pagavano a "chirenza" - ma tanti poi dimenticavano di pagare) anche per le battute umoristiche; spesso infatti alla richiesta delle specialità della casa, lo stesso rispondeva : Ova a sucàri e sosizza appuntiddari!
Non c'era trapanese dell'epoca che non si fosse recato a gustare la specialità della trattoria "na tazza di broru".
Persino lo stilista partenopeo degli anni '40 e '50 Emilio Schubert, soprannominato il sarto "pittore", famoso nel mondo dello spettacolo (come oggi un Versace o Armani) perché le sue creazioni erano amate dalle dive dell'epoca (Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Rita Haywort), capitato per caso a Trapani ebbe modo di fermarsi in quella caratteristica trattoria e assaggiare i famosi "scurmi allardiati" du zu Giuvanninu ; sbalordito dal modesto conto presentatogli, si racconta avesse lasciato una lauta mancia - almeno il doppio del conto - all'incredulo ristoratore.
Sposato con Paola Mazzeo, ebbe 6 figli (2 maschi e 4 femmine). E' il padre dell'imprenditore trapanese Giuseppe Incandela (Edilizia - fabbrica lampadari), è il nonno materno del Commissario della Polizia Penitenziaria Giuseppe Romano.


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Questa scheda è stata tratta dal sito dell'artista su segnalazione dei Mario Giacalone webmaster TrapaniMag.it

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