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MONSIGNOR GIUSEPPE PALERMO

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MONSIGNOR GIUSEPPE PALERMO:

Nacque a Salemi il 20 Febbraio 1801
Morì a Palermo il 27 ottobre 1856

Dopo i primi studi seguiti nel Collegio dei Gesuiti a Salemi, nel 1818 vestì l'abito agostiniano a Roma, fece i suoi studi filosofici e teologici a Corneto, Viterbo, Perugia, Roma e conseguì i titoli accademici con un lusinghiero giudizio: "Non è secondo a nessuno per acutezza d'ingegno, ardore d'imparare, alacrità nello studio e notevole profitto". "Fu - scrive Giuseppe Turco - reggente degli studi generalizi di Napoli e Roma. Maestro in Sacra Teologia, ottimo professore e predicatore. All'interno dell'Ordine fu segretario generale, assistente generale, procuratore generale e priore generale. Consultore delle Congregazioni del Santo Uffizio e dei Riti.
Da Pio IX fu nominato vescovo con il titolo di sacrista e vicario della Città del Vaticano. Per la sua eminente cultura teologica Pio IX lo chiamò a far parte delle diverse commissioni incaricate ad approfondire il tema dell'immacolato concepimento di Maria in vista della proclamazione del Dogma. Assieme al Padre Perrone - gesuita - confutò il voto del De Ferrari che assieme al Cossa aveva espresso, unici nell'ultima commissione incaricata dal Santo Padre, voto contrario alla definizione". Dopo la proclamazione del Dogma nel 1855 fu eletto vescovo titolare di Porfirio, sostituito da un vicario generale eletto dalla base. Morì a Palermo il 27 ottobre 1856 ed è sepolto nella chiesa di S. Agostino.
Scritti di: Votum pro sententia Immaculatae B.M.V. Conceptionis ab apostolica Saede Dogmatice definienda; Lettera e ristretto del voto sull'Immacolato Concepimento di Maria SS.ma; Voto sul quesito se, all'esame degli antichi eulogi o contemporanei o di poco posteriori al s. III, siano greci o orientali o latini, e degli altri eulogi susseguenti, sino a noi, si ricavi la pia sentenza della Chiesa intorno all'Immacolato Concepimento di Maria SS.ma, ex sacra liturgia deprompta; Risposta del P. G. Palermo al votum reservatum del P. Ferrari op.. Tutti gli scritti stampati, a cura di Mons. Vincenzo Sardi, dall'Editrice Vaticana, Roma 1904/05. E ancora: De religione Theses, Roma 1823; Il Socialismo recato alla pratica è il più terribile flagello dell'umanità, (dissertazione pronunciata all'Accademia Romana il 4 agosto 1853).
Scritti su: Francesco Armetta (a cura di), Dizionario enciclopedico dei pensatori e dei teologi di Sicilia. Sec. XIX e XX, Salvatore Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma 2010, p. 2283; Giuseppe Turco, L'Immacolata e gli Agostiniani siciliani in Diego Ciccarelli e Maria Dora Valenza (a cura di), La Sicilia e l'Immacolata. Non solo 150 anni, Biblioteca Francescana Officina di Studi Medievali, Palermo 2006, pp. 433-434; Giacomo Martina, La riforma del Clero Regolare e Secolare in Pio IX, Editrice Pontificia Università Gregoriana e Pontificio Istituto Biblico, Roma 1985, cap. V, p. 233; cfr. P. A. De Romanis, L'Ordine agostiniano, Firenze 1935, p. 99.


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Questa scheda è stata Redatta da Salvatore Agueci

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