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VITO SIMONETTA

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VITO SIMONETTA:

Nasce a Castellammare del Golfo (TP) l'1 febbraio 1939
Muore ad Erice (TP) il 2 giugno 1998

Svolge gli studi nei seminari vescovili di Trapani e Monreale fino all'ordinazione presbiterale, avvenuta nel 1961. Esercita per un decennio il ministero nella parrocchia S. Teresa di Buseto Palizzolo (TP). Conseguita la laurea in Filosofia presso l'Università degli Studi di Palermo, è docente di Lettere presso gli Istituti magistrali di Pantelleria e "Rosina Salvo" di Trapani. Ottenuta da S.S. Papa Paolo VI la riduzione allo stato laicale, contrae matrimonio concordatario e "partecipa a coordinare, con l'insegnamento della Filosofia, l'esperienza singolare di una scuola di teologia aperta al dialogo storico-antropologico. Nel frattempo promuove corsi di preparazione al matrimonio per incarico della diocesi" (S. Corso in Dizionario enciclopedico dei pensatori e teologi di Sicilia (a cura di F. Armetta), Salvatore Sciascia ed., Caltanissetta-Roma 2010, vol.VI, 2990-2992).
Insegnante impegnato nella relazione educativa con i suoi allievi, dà contributi significativi al rinnovamento del Magistrale, con la trasformazione dell'Istituto nel moderno indirizzo di Liceo psicopedagogico. Per anni - e fino alla prematura scomparsa - è presidente della sezione trapanese dell'Associazione Pedagogica Italiana con la quale promuove incontri culturali e di formazione.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
- L'insegnamento della religione nella scuola pubblica tra vecchio e nuovo concordato (sta in AA,VV.,Cultura e impegno civile. Omaggio a Rocco Fodale, Trapani 1997
- Dio, l'uomo, il creato. Riflessioni di un credente, Trapani 2006

CRITICA
"(…) Neoscolastico per formazione e concezione, preferisce il ragionamento sillogistico, in cui interseca apporti da altri filosofi. Consapevole della realtà in mutamento, segue le filosofie esistenziali, ma propende per i filosofi che dal Rinascimento a G.B. Vico ed agli idealisti hanno sostenuto la concezione spiritualista. Alla base dei suoi interessi stanno il problema religioso e l'esistenza di Dio, attraverso lo studio delle differenti concezioni filosofiche. Su Dio e sulla religione argomenta in forma discorsiva e accessibile. Punto di partenza è l'illogicità dell'ateismo, che si coniuga con il bisogno religioso. Dio non può essere colto in sé, ma nell'opera creativa eterna e continua, seppure il nostro universo sia originato dal cosiddetto iniziale big-bang e sia proiettato nel tempo. Per questo l'uomo è l'unica creatura che manifesta lo Spirito universale" (S. Corso, in Dizionario enciclopedico dei pensatori e teologi di Sicilia (a cura di F. Armetta), Salvatore Sciascia ed., Caltanissetta-Roma 2010, vol.VI, 2990-2992
"(…) La filosofia e i problemi teologici rimasero suoi interessi culturali primari; e diverse volte mi esternò, per così dire, sue acute riflessioni su passaggi in qualche modo "difficili", come ad esempio in San Tommaso o in altri filosofi della Scolastica, filosofia per la quale aveva una notevole propensione. Era particolarmente attratto dal "ragionamento" serrato. Ricordo che dopo una mia lezione sulle prove cartesiane dell'esistenza di Dio alla Scuola di teologia di Trapani, diretta da mons. Manuguerra, sentì il bisogno di confidarmi che questo tipo di prove lo interessavano in maniera particolare, molto più di quelle, ad esempio, di certi mistici (…)" (R. Fodale, Presentazione di V. Simonetta, Dio, l'uomo, il creato. Riflessioni di un credente, Trapani 2006)


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Questa scheda è stata realizzata da Giovanni A. Barraco

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