Francesco
De Filippi


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Ignazio Grimaldi Editore


Noi siamo responsabili
di tutto ciò che accade
in questo mondo.
Siamo i guerrieri
della luce e,
con la forza del nostro amore e della nostra volontà, possiamo cambiare il nostro destino e il destino
di tanta gente.

Paulo Coelho
Archivio culturale di Trapani e della sua provincia

DIARIO DI BORDO
di Francesco De Filippi


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Prefazione

Ci sono incontri che possono lasciare una traccia anche al più navigato dei cronisti, quello fra me e Francesco é avvenuto il 22 dicembre scorso. Il luogo: la Chiesa di S. Agostino già appartenuta ai Cavalieri Templari (quasi un segnale).
L'occasione: una delle tante feste organizzate per natale.
I festeggiati: giovani disabili di cui si occupano i volontari di due cooperative.
L'incontro: Francesco, 12 anni, disabile. con un ritardo psico-motorio, idrocefalo, vive da 9 su una sedia a rotelle, ci siamo conosciuti in occasione di una recita a cui hanno assistito fra gli altri, Il Sindaco di Trapani e l'Assessore alla solidarietà sociale; tutto come da copione, fino a quando Francesco prende il microfono e con il piglio e la presenza scenica di un professionista esordidce così: "Signore e signori, autorità presenti...", ma chi sarà mai costui? mi chiedo; il presidente di un club service? Certamente non un ragazzo di 12 anni.
Ancora oggi cerco di capire quanti anni ha Francesco, me lo chiedo quando parliamo di musica e scopro che abbiamo le stesse preferenze, James Brown, Ike e Tina Turner..., la stessa passione per la lettura, i suoi autori preferiti sono: Dickens, Verne, Twuain, Scott Dumas (e mi precisa, padre) Salgari, Quasimodo, Leopardi, Pascoli, Saba, Rodari, Omero.
Ma può un ragazzo di dodici anni svegliarsi al mattino e come prima cosa consultare il televideo? Eppure Francesco è un ragazzino con un'intelligenza vivace ma con una logica quasi fatalista di un uomo vissuto.
Dopo aver ascoltato Francesco che in quell'occasione ha letto alcune delle sue poesie gli ho chiesto se potevamo realizzare un'intervista televisiva, quella chiacchierata con una telecamera accesa, mi ha conoscere meglio, l'Uomo che alberga in quel corpo di ragazzo.
Francesco scrive poesie, inventa storie, vola con la fantasia è pienamente cosciente che se le sue gambe non lo aiutano a correre, ha dalla sua un cervello che viaggia ad una velocità stratosferica.
Alla fine di quell'incontro, Francesco mi ha confessato che una delle sue maggiori aspirazioni è quella di poter scrivere sul serio, come si addice ad uno scrittore, cioè pubblicare un libro, e così gli propongo un "affare", pubblichiamo le tue poesie, e il ricavato lo devolviamo in beneficenza. Affare fatto! Francesco mi ha stretto la mano e mi ha detto: siamo soci, per me, che non ho mai avuto il pallino per gli affari, sono certo questo è un affare importante.
Chiamo il mio amico Ignazio Grimaldi, editore, gli propongo "l'affare" e diventa il terzo socio di questa strana società, abbiamo deciso a nostre spese di realizzare un sogno che non è solo di Francesco ma è anche nostro, "giovani" che credono ancora nei sogni, che sono il nostro pane quotidiano.
Grazie Francesco, per averci consentito di cavalcare come due cavalieri Templari un unico destriero.

Wolly Cammareri


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