Lina Clorofilla

Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
"Frinzi di cori" di Lina Colorfilla

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VILLA FARDELLA


Passeggiando in periferia l’occhio,
attraverso la mente, mi fece piombare
in una visione lontana dal tempo.
Come un tappeto senza fine,
in fondo alla strada, in mezzo al verde,
tra alberi giganti e secolari,
troneggiava una torre rossa
con sul portone due vecchi cannoni
ed un arco, coperti da capperi rampicanti;
sul muro una scritta:
- Qui sostava re Vittorio Emanuele di Savoia -.
Due antichi lampioni
vegliavano il ballatoio dell’atrio
in un fantasmagorico silenzio.
Sui fili, come sospesi nel vuoto,
gli uccelli cantavano la canzone del giorno che muore
mentre l’eco dei campanacci, di pecore in ritiro,
fendevano l’immenso.
La torre, silenziosa, al buio,
aspettava il nuovo giorno,
il sole, l’unico amico rimasto.
Allora eri tu a svegliare l’antica torre;
all’alba s’innalzava un coro di mille voci,
di animali in libertà,
di cani pronti alla battuta,
di pavoni che facevano ventagli
con i colori dell’arcobaleno,
di colombi che tubavano.
Nelle scuderie i servi strigliavano cavalli
e preparavano carrozze profumate di rose.
Tu, sole, davi l’ora del pranzo,
tu, davi il buon riposo
e a sera, quando lasciavi la terra,
a luce di bianche candele piangenti,
la mano del signor Conte intingeva la penna
per scrivere pagine di diario.


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