Mute piramidi
logorate dal tempo
imponenti troneggiano
su mari di sabbia.
Echi lontani
portati dal vento
parlano invano
di tanto mistero.
Templi innalzati
con sangue di schiavi,
ancor s’ode
rumor di catene.
Ombre inumane
sorreggon quei muri.
Maestose colonne
pennellano il cielo,
stormo d’uccelli
sorvolano il Nilo
paradiso di dolce tepor.
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