Archivio culturale di Trapani e della sua provincia
LA VERA STORIA DI SALVATORE GIULIANO


Vi chiederete il perchè di questa pagina all'interno di un sito che si occupa della provincia di Trapani. La risposta è semplice il leggendario bandito Salvatore Giuliano, per chi non lo sapesse, è stato trovato morto nella città di Castelvetrano, quindi in territorio trapanese. L'idea di creare la pagina mi è venuta nel momento in cui ho visitato il sito www.castelvetrano.eu curato da Leonardo Corseri, dove ho visto le foto storiche di quel ritrovamento, sia per una registrazione audio fatta dal vivo del cantastorie Ciccio Busacca, che vi propongo in questa pagina.
Ringrazio per la disponibilità datami per le foto Leonardo Corseri e per avermi procurato la registrazione audio Valerio Maltese.

Un pò di Storia su chi è stato Salvatore Giuliano, seguendo ciò che dicevano nelle loro rappresentazioni i cantastorie.
Tratto da: http://www.irsap-agrigentum.it/cantastorie.html:
Questa è una delle pagine di storia più intriganti, avvolta di mistero e di fascino come è la terra di Sicilia.
Composta dal grande Poeta dialettale Ignazio Buttitta nel 1963 è stata cantata da quasi tutti i grandi cantastorie siciliani, incisa su disco (5 L.P.) da Vito Santangelo nel 1966 con la casa discografica SAAR di Milano

1° Cartellone (clicca sull'immagine per ingrandirla)

La storia di Turiddu inizia nel 1943 quando, dopo aver comprato un sacco di grano al mercato nero, per sfamare se e la sua famiglia, sulla strada di casa ha uno scontro a fuoco con i carabinieri, i quali non sentendo ragioni volevano sequestrarglielo.
Nello scontro a fuoco muore un carabiniere e Giuliano subito dopo si dà alla macchia.
E’ importante sottolineare che essendo in periodo di guerra, in Italia vigeva un regime autarchico per cui il grano e la farina erano razionate, e averne una quantità maggiore, significava fare contrabbando; Come dicono i versi della cantata:

"accattari un cirinu oppuru un lazzu,
significava fari ntrallazzu"

Tutto questo naturalmente a discapito dei poveri, poiché i ricchi e i latifondisti avevano i granai pieni, ed è proprio per questa ingiustizia che scattò in Giuliano l’irrefrenabile istinto alla rivolta.
Da quel momento nasce il Bandito Turiddu Giulianu che per tanti anni ha impegnato la cronaca, e del quale ancora oggi si parla.

2° Cartellone (clicca sull'immagine per ingrandirla)
Questo cartellone è la seconda parte della storia che inizia con la strage di Portella delle Ginestre avvenuta nel 1947, quando la banda di Giuliano sparò sui contadini riunitisi a Portella (ancora oggi non è chiaro come siano andati realmente i fatti).
Da questo momento Turiddu non ha più dalla sua parte il popolo.
La storia si conclude con la morte di Turiddu Giulianu avvenuta nel 1950 a Castelvetrano a causa del tradimento di Gaspare Pisciotta "Il cugino Traditore" che fu poi avvelenato nel carcere dell’Ucciardone il 9 febbraio 1954; come dicono i versi della cantata:

"a tazza di cafè di dda matina
pi zuccaru ci avia la strichinnina"

La storia si conclude con dei versi carichi di rabbia e indignazione:

"ora nun semu chiù cu l'occhi chiusi,
sapemu Giulianu zoccu fù,
nni ficiru di iddu tutti l'usi,
ca ci sirbia e ora un serbi chiù.
Sti genti sunnu ancora allu cumannu,
Sicilia, finu a quannu? sinu a quannu?"

NOTE: Questi cartelloni uscirono nelle piazze per la prima volta nel 1964.
Ci racconta Vito Santangelo, che durante un’esibizione, fu fermato dai carabinieri che gli sequestrarono il cartellone e gli fecero divieto assoluto di narrare la storia di Giuliano; solamente dopo l’intervento di Buttitta, Vito fu rilasciato insieme al suo aiutante.


Cicciu Busacca (Paternò, 15 febbraio 1925 – Busto Arsizio, 11 settembre 1989) è stato uno dei più noti e bravi cantastorie che la Sicilia abbia avuto. Inizia la sua carriera di cantastorie negli anni '50 per concludersi agli inizi degli anni '80. La sua notorietà in campo nazionale la si deve al Primo Concorso Nazionale per Cantastorie "Premio Trovatore d'Italia" del 1957 organizzato a Gonzaga (una cittadina in provincia di Mantova) , dove vinse il primo premio con ”La storia di turi Giulianu re di li briganti”, che consisteva in una torre placata in oro.

Quì una sua foto e la registrazione dal vivo della sua esibizione sulla storia di Salvatore Giuliano.

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gli articoli di:
LA SICILIA

1) art del 16/03/2010
2) art del 16/03/2010



Ringrazio
il sito:
www.irsap-agrigentum.it
da cui ho tratto il testo
Leonardo Corseri
per le foto tratte dal suo archivio
Valerio Maltese
per avermi fornito
l'audio del cantastorie laomerta.skyrock.com
dove ho tratto la foto ed il testo su Ciccu Busacca











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