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Colombaia ed il suo ambiente: sette anni dopo


Comunicato di Luigi Bruno
Presidente dell’Associazione Salviamo la Colombaia

Terminato il Convegno “Colombaia ed il suo ambiente: sette anni dopo” , che ha visto la presenza di autorità, di uomini politici e di molti cittadini abbiamo voluto trarre le conclusioni con le quali intendiamo racchiudere il senso dell’incontro e per fare rivestire una importanza fondamentale alla organizzazione del convegno stesso.
Esse Servono per ricordare quale era l’obiettivo iniziale di tale lavoro e tutti i suoi passaggi attraverso i quali siamo pervenuti ad un punto che pare abbia degli sviluppi.

Abbiamo avuto la conferma che il Ministro Matteoli, che ha inviato una lettera a Peppe Poma, ancora una volta ha fatto rilevare che “la procedura di sclassifica della Colombaia suo tempo avviata sarà portata a termine”.
Il nostro compito, quindi, è quello di fare ricordare, brevemente, gli interventi che sono stati realizzati
ed i risultati che sono stati conseguiti sapendo che ciò che occorre, nella stesura delle conclusioni, è fare emergere i contenuti di una azione che si è protratta per molti anni al fine di dare un maggior valore all’itinerario percorso.
Abbiamo cercato di metter in luce gli aspetti maggiormente peculiari di tale operato per farlo diventare un contributo degno di interesse affinché possa essere tenuto nella debita considerazione.
Certi aspetti delle tematiche, in queste conclusioni, evidentemente non possono essere approfondite in quanto avrebbero avuto bisogno di essere riportate minuziosamente.
Il Convegno ha seguito le linee guida della traccia iniziale dei lavori, partendo dai saluti e dai diversi interventi mentre nel contempo sono stati proiettati diversi documentari come quello del Castello di Punta Troia a Marettimo di Vito Vaccaro, quello sul degrado ambientale della Colombaia di Benedetto Galifi, quello sul confronto tra due castelli La Colombaia di Trapani ed il Castello di S.Elmo a Malta di Emanuela Riolo e lo short l’Anima della Colombaia realizzato a cura dell’Associazione.
Il Presidente dell’Associazioni Salviamo la Colombaia ha fatto una panoramica della situazione facendo rilevare, innanzi tutto, di non avere ottenuto alcun riscontro ad una lettera aperta inviata a diverse autorità ed ai mass-media, continua citando sinteticamente il percorso praticato dall’Associazione durante gli ultimi sette anni, nonché, alla luce delle nuove situazioni, ha evidenziato la necessità di una ricerca per individuare le azioni propedeutiche che, nel momento della sdemanializzazione della Colombaia e del relativo passaggio alla Regione, consentano di evitare ulteriori pastoie burocratiche tendenti a fare perdere dell’altro tempo. Ha continuato facendo rilevare la necessità di mantenere alta la guardia e per fare ciò ha ritenuto che l’Associazione Salviamo la Colombaia, la Fondazione LTBF, l’ANTRAS e l’ASD In Alto Mare si unissero in una unione di intenti creando un coordinamento, motivo per il quale sono state gettate le basi delle attività che il coordinamento stesso intende svolgere nel corso dell’anno 2010:
-Concorso “La Scuola adotta la Colombaia”.
-Open day, 30 ore per un progetto per scoprire e sostenere la Colombaia.
-Pulizia dell’isolotto della Colombaia e della costa del Ronciglio, in primavera.
-Campus ambientale dedicato ai giovani, in primavera.
-Sudi e ricerche tematiche con il coinvolgimento dei giovani.br>
-Mostre di pittura e di fotografia sulla Colombaia e sull’ambiente.
-Costituzione di una biblioteca.
-Convegno per fare il punto della situazione, alla fine di maggio.
-Terzo Colombaia Day, con relativo sbarco,alla fine di maggio.
-Produzione di opuscoli e di materiale divulgativo.
-Coinvolgimento di tutta la popolazione.
Senza, con ciò, porre limiti ad ulteriori attività.
Ha plaudito l’interesse dimostrato da diversi anni dal Presidente del Consiglio della Provincia regionale di Trapani Peppe Poma , al quale l’Associazione è molto grata, che è intervenuto tenendo presenti i suoi molteplici appelli presso il Ministro Matteoli e confidando in una risoluzione immediata della sdemanializzazione nonché la sua disponibilità a far sì che dal momento del suo passaggio alla Regione si possa pervenire, nonostante le grandi difficoltà, ad una risoluzione cercando di superare eventuali pastoie burocratiche tendenti a fare perdere dell’altro tempo.
Ha proposto pertanto la formazione di una delegazione composta da amministratori, politici e Associazione Salviamo la Colombaia che, a passaggio avvenuto, possa recarsi alla Regione presso l’Assessorato competente per sollecitare l’itinerario per la salvaguardia della Colombaia.
E’ intervenuto il Sindaco di Trapani, il quale nel fare una breve cronistoria sulla vicenda si è dimostrato molto scettico per una soluzione a breve termine tenendo presenti le vicende politiche e le vicende burocratico amministrative del momento.
Sono intervenuti i Presidenti dell’Antras e dell’Associazione in Alto Mare per riferire sulla loro disponibilità a collaborare affinché la Colombaia abbia la sua giusta collocazione e partecipare in pieno al programma ed ai progetti del nuovo coordinamento; in contemporanea è pervenuta una telefonata dell’On. Irene Pivetti, Presidente della Fondazione LTFB (Learn To Be Free) con la quale, dispiaciuta per non essere potuta intervenire, ha dichiarato la sua disponibilità e quella della Fondazione a collaborare alla risoluzione del problema Colombaia.
L’Arch. Luigi Biondo in rappresentanza della Soprintendenza ai Beni Culturali ha fatto presente che la Colombaia è un monumento sul quale ha rivolto la sua particolare attenzione sia nella qualità di funzionario sia nella qualità di cittadino trapanese, e del FAI di Trapani comunicandoci che il FAI nazionale si è interessato e continua ad interessarsi alla Colombaia promuovendo le azioni necessarie per la stesura di un progetto di massima per la sua utilizzazione.
Vito Vaccaro ha fatto una breve,interessante quanto pregevole esposizione sul Castello di Punta Troia di Marettimo, fino a pervenire, dopo 20 anni di lotte, al suo restauro tuttora in itinere.
L’Architetto Roberto Manuguerra ha lamentato la visione piuttosto riduttiva del Sindaco di Trapani e sul suo scetticismo alla soluzione dl problema.
Ancora una volta l’Associazione Salviamo la Colombaia si ritiene soddisfatta in quanto ha potuto dare contezza del suo operato, per avere confermato la propria decisione a continuare nel proprio itinerario con l’intento di creando un rapporto diretto con la Regione, ed essere certa di contare sul supporto di quanti hanno partecipato al Convegno, il quale servirà da cassa di risonanza ,come ulteriore messaggio alla popolazione, ai burocrati, ai politici, alle istituzioni, per fare rilevare che è necessario tenere duro perché è certo che ci troveremo di fronte ad un nuovo impegno per il raggiungimento dello scopo ultimo: il recupero e la ristrutturazione della Colombaia.

Luigi Bruno
Presidente dell’Associazione Salviamo la Colombaia
9/12/2009

Associazione Salviamo la Colombaia – Trapani
PRO-MEMORIA

Anno 2003

Si costituisce l’Associazione Salviamo la Colombaia.
Il Sindaco di Trapani Fazio incontra i responsabili dell’Agenzia del Demanio, offre il Lazzaretto in cambio della Colombaia: senza conseguire alcun risultato.
Il Presidente della Provincia Adamo presenta a sua volta una richiesta di assegnazione alla Provincia.
Questa duplice richiesta crea uno stato di “confusione” presso gli uffici del Ministero i quali pur di non decidere lasciano fermo l’iter senza darne comunicazione agli enti interessati
Il tempo passa e non si ha conoscenza dell’iter della richiesta.
L’Associazione inizia la sua attività di sensibilizzazione promuovendo incontri, Convegni e mostre.

Anno 2004

L’Associazione Salviamo la Colombaia continua la sua opera di realizzazione di incontri, convegni, mostre, sbarchi alla Colombaia, DVD, opuscoli divulgativi, tenendo desta l’attenzione dei politici degli amministratori locali e della popolazione, ma nulla si muove.

Anno 2005

Il Sindaco di Trapani comunica che la Regione rilascia il nulla osta per il passaggio della Colombaia nel patrimonio del Comune.
Trionfalistiche le testate dei giornali.
Però nulla di fatto. Gli assessori ed i Direttori regionali cambiano e quindi si verifica un ritorno al futuro.
L’Associazione è stata sempre attenta ed ha cercato di seguire l’iter e, come al solito senza conseguire alcuna notizia.

Anno 2006

L’Associazione, continuando ad annaspare tra i “si dice”, fa sentire la sua voce nel territorio realizzando ulteriori interventi.
Non soddisfatta da certi modi comportamentali scrive all’Agenzia del Demanio di Palermo per avere notizie sull’iter della sdemanializzazione.
Come è d’uso dalle nostre parti, non è stata data alcuna risposta.

Anno 2007

L’anno trascorre con la realizzazione di ulteriori convegni e mostre e con una insistente divulgazione di notizie per un maggiore coinvolgimento della cittadinanza e degli uomini politici locali.

Anno 2008

L’On. Ignazio Messina Deputato nazionale presenta una interrogazione a riposta scritta al Ministro Matteoli.
L’On. Nino Oddo chiede al Presidente della Regione un intervento per un rapido trasferimento della Colombaia al Comune di Trapani.
La Prefettura di Trapani, su richiesta dell’Associazione, convoca, per due volte, le istituzioni locali, la Capitaneria di Porto, l’Agenzia del Demanio e la stessa Associazione per trattare l’argomento.
Il Presidente Turano comunica che la Provincia non è interessata alla acquisizione della Colombaia.
Intervento del FAI. La Colombaia va alla ribalta nazionale.
L’On. Camillo Oddo Vice Presidente dell’Assemblea Regionale siciliana dichiara sulla esigenza del recupero della Colombaia, presenta una interrogazione con la quale chiede quali iniziative sono state prese per il trasferimento della Colombaia alla regione e come si intende procedere ad un immediato intervento.
L’On. Livio Marrocco presenta una interrogazione circa l’intenzione della Regione di intervenire sulla sdemanializzazione della Colombaia.
Continuano i convegni, le mostre, gli opuscoli divulgativi ed i DVD sulla Colombaia.

Anno 2009

La Prefettura sollecita i diversi enti già convocati in precedenza senza ottenere alcuna risposta.
FAI: la Colombaia, con una petizione di 7200 firme, si classifica prima nel concorso nazionale del FAI.
Il FAI si impegna a seguire l’iter della sdemanializzazione.
Il Consigliere provinciale Peppe Carpinteri presenta al Presidente della Provincia una proposta di ristrutturazione della Colombaia.
La Regione Siciliana decreta la Colombaia di interesse culturale regionale.
L’On. Marrocco ne chiede l’inserimento nel patrimonio della Regione.
L’On. Camillo Oddo si è impegnato, coinvolgendo i colleghi parlamentari, affinché la Presidenza dell’ARS possa arrivare alla definizione della sdemanializzazione.
Il Ministro Matteoli risponde alla interrogazione dell’On. Messina senza fornire una risposta concludente e senza assumere alcun impegno.
L’On. Antinoro Assessore regionale per i Beni culturali promette interventi strutturali sulla Colombaia. Non viene più rieletto e pertanto la faccenda cade nel dimenticatoio.
L’On. Marrocco coglie l’occasione per presentare un emendamento di € 600 mila per la messa in sicurezza della Colombaia. Anche in questo caso per motivazioni politico/burocratiche non viene fatto nulla.
Il Presidente del Consiglio provinciale di Trapani, Giuseppe Poma, chiede al Ministro Matteoli di intervenire per la sdemanializzazione della Colombaia.
Il Ministro Matteoli si impegna a sbloccare l’iter della sdemnializzazione.
A seguito di mancate risposte il Presidente Poma ha sollecitato il Ministro Matteoli per un intervento conclusivo.
Anche questo sollecito non ha sortito alcun effetto.
Lettera aperta sulla situazione inviata dall’Associazione al Sindaco, al Presidente della Provincia ed ai rispettivi Presidenti di consiglio, senza ottenere alcun cenno di riscontro, nonché al maggior numero di mass-media.
Si costituisce un Coordinamento tra le Associazioni di Volontariato: Associazione Salviamo la Colombaia, Fondazione Learn To Be Free (LTFB). ANTRAS International, ASD In Alto Mare per conseguire una maggiore forza di convincimento sulla esigenza della ristrutturazione della Colombaia.
La Capitaneria di Porto di Trapani viene coinvolta dal Ministero e dopo un attento esame della procedura per la sdemanializzazione indice una Conferenza di servizio.

Sono trascorsi così 7 anni.

5 dicembre 2009

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