Cari amici, questa che vi presento è una storia vera, che comincia nel 1968 nei comuni distrutti dal terremoto. Una storia che vede la partecipazione di tanti giovani provenienti dalla nostra Italia ad aiutare le povere zone colpite dall’evento sismico. Giovani che uscivano dalle loro case e andavano all’avventura con il treno o in autostop o con altro mezzo di locomozione, con un appuntamento che li univa in un luogo a loro sconosciuto per dare coraggio ed aiuto alla popolazione di quei luoghi, per realizzare qualcosa che poteva essere a loro di aiuto.
Aprite la pagina per visualizzare le foto e un breve cenno nell’articolo di Enza Ingardia
PARALLELO 38 – Ritorno nel Belice – (1968 – Maggio 2010)
L’altra faccia dell’Italia
L’Italia laboriosa, della ricostruzione, delle cose concrete. Dei fatti – No parole
Dei giovani che al tempo del terremoto nel Belice nel 1968 hanno dedicato parte della loro giovinezza per aiutare e realizzare servizi sociali nei comuni di Vita, Calatafimi. Hanno posato le prime pietre per la ricostruzione di scuole, asili ecc. e sono venuti dall’Italia del nord magari con l’autostop (Torino Padova). Che le Istituzioni pubbliche si ricordino di loro con almeno un “Grazie” a distanza di più di 40 anni a questi giovani che sono ritornati nel Belice nel mese di Maggio 2010.
Trapani 18/06/2010
L’arrivo alla Stazione di Calatafimi-Segesta del 1968 e del 2010
clicca sulle foto per ingrandirle
Ciò che è stato trovato a Gibellina – solo macerie
Ciò che c’è oggi
Il campo del 1968 a Calatafimi – pranzo, pausa, notte.
Nel dormitorio: Cesare Damiano, Carlo Montangero, Anna Pugni, Enzo Cappello.
La costruzione dell’asilo a Calatafimi.
Nella foto di destra i lavoratori R.Taccaro, Albonico Leonardo, Carlo Montangero
L’allora “campo” del 1968, dove i nostri lavoratori passavavano i momenti di pausa e la notte, ancora esistente oggi nella foto
L’asilo a Calatafimi è pronto
L’asilo oggi, con i nostri lavoratori di allora, anno 2010
Dopo l’asilo, i nostri lavoratori, non contenti dell’opera realizzata, si sono spostati a Vita,
dove si sono cimentati a dare lezioni, organizzando un doposcuola per i bambini di quel luogo.
Ciò avveniva nell’anno 1969.
Maggio 2010. Il ritorno a Vita dei nostri amici per rivedere quei luoghi,
oggetto, del loro laborioso lavoro
Non potevano mancare le azioni di protesta.
Una delegazione viene ricevuta dal prefetto di Trapani.
I nomi di alcuni delegati Pia Comoglio, Mauro Brescia, Carlo Montangero,
Eleonora Toniano, Riccardo Cocco, Giovanna Tadiotto, Maddalena Laurenti.
Un sentito grazie, da questo sito, poco forse per il suo valore, per ciò che hanno realizzato questi ragazzi del ’68.
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Nell’estate 1969 (2° anno) c’ero anch’io fra i giovani di Parallelo 38 venuti in autostop da Torino per ricostruire l’asilo di Calatafimi. Un affiatamento che è sfociato in amicizia, fugace di una settimana, con tutti gli altri volontari, inclusi i giovani del Beccaria di Milano, ma anche con i bambini di Calatafimi che facevamo giocare nei nostri turni di riposo. Uno di quei bambini si affezionò al punto di volermi regalare alcune medaglie di gesso dorato probabilmente perse dai garibaldini e da lui trovate nei campi: le persi anch’io! Fra i miei compagni di unità ricordo Daniele Gracis, Isabella Pianarosa, “Maciste” e altri.
Per tornare a Torino al termine del nostro turno facemmo una gara fra coppie in autostop. Come contattarli? Ranieri Ricci ranieri@mail.com