
Dal testo iniziale dell’Arcivescovo Mons. Salvatore Cassisa: Nell’intraprendere questa mia qualunque fatica, io non ho sentito altra ambizione nel mio cuore, se non quella, che han potuto inspirarmi i sacri diritti di patriottismo, e di umanità. L’ interesse della comune salvezza, il desiderio, de’ pubblici vantaggi, ne sono stati l’unica molla. Uno de’ più terribili mali, o Signore, a cui va soggetta l’umana specie, l’Elefantiasi, malattia contagiosa ed ereditaria, che fortunatamente l’Europa quasi più non conosce che per tradizione; disgraziatamente é allignata in questa mia patria. … Ringrazio l’emerito bibliotecario Alberto Barbata per avermi prestato il libro.
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