1983

Nel 1983 le novità furono parecchie: fu consentito al portatore del "presente" dell'anno precedente di partecipare alla sfilata sul carro come ospite in segno di omaggio a tutti i viticultori che rappresenta (questa tradizione è stata mantenuta nelle edizioni successive e lo è tutt'ora. Nel corso degli anni si è particolarmente distinta la famiglia Daidone che con Giuseppe e Sebastiano, fratelli, e Giro lamo di Giuseppe, e Girolamo di Francesco, cugini, ha più volte rivestito il ruolo di portatore del "prisenti"); fu prevista la presenza di due donne a cavallo quali damigelle d'onore; fu scenograficamente più curato l'incedere del carro all'interno della sfilata.
Tutte queste novità contribuirono a far vincere al Carro del Vino e delle Olive la coppa messa in palio dal Bar Perricone con la seguente motivazione: "La Commissione ha apprezzato la bellezza artistica di tutte le rappresentazioni che, attraverso la sfilata, si sono meravigliosamente snodate per le vie cittadine come su un enorme palcoscenico. Ancora una volta, compenetrata ed ammirata per l'impegno da tutti profuso, incantata ed affascinata per la sensibile espressione artistica che in esse si eleva, cosciente della difficoltà di scegliere, tra tutte, quella che più bella può essere apparsa alla sua attenzione ad unanimità l'assegna al Carro del Vino che alla commissione appare come il più aderente e rispettoso di una tradizione che si rinnova ed integra con la esaltazione di tutti i prodotti della nostra terra".