1984

Nel 1984 ci si rese conto, dall'esperienza dell'anno precedente, che la dimensione della Festa era enormemente cresciuta come polo di attrazione turistica. Ciò pose dei problemi affatto nuovi: organizzare un servizio d'ordine; aumentare il numero delle confezioni da offrire ai visitatori, creare un collegamento tra le varie componenti della sfilata.
I componenti del Carro del vino e delle olive acquistarono un nuovo carro (quello tutt'ora in uso) che dava migliori garanzie di trasporto per l'aumentato peso (oltre 70 q.1i) dei prodotti da distribuire e per non dover ricorrere ogni anno al montaggio e smontaggio dei semitorchi su un rimorchio prestato da qualche volenteroso viticultore. (Antonino Abate negli anni 1982-1983).
Nei primi anni, la preparazione delle confezioni veniva fatta quasi esclusivamente dai partecipanti sul carro. Con l'aumento del numero delle confezioni divenne necessario coinvolgere l'intera famiglia di ogni socio. Specialmente le mogli sopportano un carico di lavoro molto gravoso non solo nei giorni in cui si preparano le confezioni ma in tutto il periodo che precede la Festa.