Archivio culturale di Trapani e del1a sua provincia
Calatafimi e Garibaldi di Carlo Cataldo


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CALATAFIMI E GARIBALDI

Saggio storiografico commemorativo
sulla battaglia di Pianto Romano (15 maggio 1860)


RICERCHE DOCUMENTARIE
PER LA "RISCOPERTA" DEL BAlGUERA STIMOLATE A GARDONE V.T.
DALLA QUINTA ELEMENTARE DI CALATAFIMI

Tre giorni dopo, il 21 gennaio 1986, Carlo Sabati scende in campo sul "Nuovo Brescia oggi" con un articolo intitolato: Gardone V. T.: i valorosi indigeni. Il garibaldino Baiguera dimenticato dai suoi. Nessun segno ricorda l'eroico gesto del gardonese e di altri suoi concittadini alla spedizione dei Mille.
Il Sabati puntualizza che "un certo interesse sta suscitando a Gardone Valtrompia la riscoperta" del Baiguera, stimolata "dalla richiesta degli scolari della quinta elementare di Calatafimi". Cita qualche frase del Bandi sulle solenni esequie riservate dagli Alcamesi al Baiguera, e afferma che, per "accontentare la legittima curiosità dei bresciani appassionati di storia patria, e dei gardonesi in particolare", ha approfondito la ricerca "sul nostro eroe misconosciuto" nel 1° volume dell'Enciclopedia Bresciana di Don Antonio Fappani, edito nel 1974. Ha così riscontrato che il Baiguera "nacque a Gardone il 6 settembre 1822 e che è deceduto il 15 maggio 1860 ad Alcamo, per ferite riportate a Calatafimi".
La data esatta del decesso è, invece, il 1° giugno 1860.
Il Sabati, consultando il libro degli atti di nascita della parrocchia di S. Marco a Gardone dal 1816 al 1830, ha desunto che Crescenzio fu "figlio legittimo di Caterina Paris e di Francesco Baiguera, nato il 6 settembre 1822 alle ore 2 di sera e battezzato il giorno 16; i genitori suoi si erano sposati il 6 dicembre 1800 nella stessa parrocchia; entrambi erano di religione cattolica e "ostieri" di professione, cioè osti del paese.
Crescenzio non era il primogenito; nel medesimo registro è stato ritrovato l'atto di nascita di Giulio, venuto alla luce il 18 gennaio 1821; nel volume dello "Stato d'anime" dell'anno 1856 sono annotati Giulio e sorelle Baiguera, figli del defunto Francesco, abitanti in Gardone nella contrada dei Ferrari, vicino all'attuale Castello".(1)


(1) Ringrazio il fraterno amico dr. Alessandro Pignatti Morano, di S. Donato Milanese, per avermi inviato le fotocopie degli articoli sul Baiguera, apparsi sui giornali bresciani.




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Proprietà letteraria
riservata all'Autore


Ringrazio l'amico
Salvatore Gallitto
per il suo vivo
e sincero amore
per il prof.
Carlo Cataldo



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