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Valderice presentazione libro Caterina Mantia. Art. di Giovanni A. Barraco

È stato presentato il 12 Aprile, nella Sala consiliare del Comune di Valderice – che ha patrocinato la manifestazione – il volume Molino Excelsior macinando ricordi di Caterina Mantia; editrice MOICA, il Movimento italiano casalinghe di cui è dinamica responsabile Francesca Campo. Si tratta di una pubblicazione – lo scrive l’autrice nella nota di presentazione – che vuole essere “oltre che una piccola guida per il turista, anche un’informazione su uno spaccato di vita di un’epoca”.

Sì, perché il Molino Excelsior di S. Marco in Valderice rappresentò, agli albori del Novecento, la prima installazione industriale nell’Agro ericino. Dalla prima caldaia funzionante a carbone, l’autrice ripercorre la storia del Molino con un percorso memoriale che la vide testimone attenta del fervore lavorativo che animava il Molino e che viene documentato, oltre che con i ricordi personali e familiari (il fondatore del Molino, Vincenzo Gervasi, “piuttosto severo, un po’ burbero” era suo nonno materno), anche con un ricco apparato fotografico che mostra i muli legati agli anelli murali, i carretti con i quali i contadini portavano il grano per la molitura, gli operai che governavano i macchinari “in larice, ghisa e acciaio forniti dalla ditta tedesca F.lli Buhler -. Milano” – Acquistato dal Comune di Valderice con la clausola del mantenimento dei macchinari, dopo lunghi lavori di restauro delle opere murarie, l’edificio ospita oggi il Centro di cultura enogastronomica che è divenuto “punto di riferimento per la valorizzazione della tradizione gastronomica locale”.
Che il “libro (…) arrivi a tutti, soprattutto alle giovani generazioni perché conservino memoria di un aspetto, non certo secondario, della vita dei loro avi” si augura il sindaco di Valderice Camillo Iovino nella prefazione dell’opera. “Riportare alla memoria eventi che altrimenti andrebbero perduti, fermarli per sempre per poterli conservare, è stato sentito come un obbligo morale per l’Amministrazione comunale per non dover dire un giorno “Tutto andò perduto”.
“Il poter consegnare a tutta la comunità di Valderice queste pagine è per noi un momento di grande commozione” aggiunge Rosalba Rallo, neo assessore alla Cultura, “in quanto convinti che solo fondando i comportamenti di una comunità sulla conoscenza di sé e della propria storia si può produrre un maggiore rispetto per l’intero habitat in cui interagiamo ed interveniamo”.
Proposito che condividiamo in pieno, mentre da valdericini auspichiamo che il Comune, anche con le amministrazioni che verranno, prosegua nel cammino intrapreso, volto al recupero e alla valorizzazione di fatti ed eventi legasti alla memoria comune.
Giovanni A. Barraco


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