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Da una IMMIGRATA A BOLOGNA – Lella Vultaggio al neo – Sindaco di Trapani GIACOMO TRANCHIDA

Lella Vultaggio

 

Mi piace farle arrivare un mio pensiero di buon e fertile cammino sulle sue SCARPE NUOVE, dalle colonne di Trapani Nostra che apprezzo per il lavoro notevole di memoria che realizza quotidianamente e che per me, lontana dalla Sicilia, è fonte di informazioni e arricchimento culturale.
 
 

So di lei signor sindaco, le scarne notizie apparse sulla stampa, ma penso che rappresenti, almeno una volontà di novità… anche se, in ogni situazione, il vecchio è duro a sparire e riserva molta fatica.
Mi piace la sua metafora delle scarpe nuove, carica di energia e progettualità. Io appartengo alla generazione emigrata dalla Sicilia negli anni 60 con IL TRENO DEL SOLE e allora a Bologna in una intervista rilasciata al giornale locale IL RESTO DEL CARLINO che mi chiedeva cosa avessi portato con me dalla Sicilia, rispondevo “LA CULTURA in senso intellettuale e antropologico che soltanto quella terra può dare“.
La mia formazione essenziale è avvenuta a Trapani al liceo Ximenes con latinisti e grecisti “di razza” come il prof Poma e il prof Giurlanda, il resto alla Università di Palermo con docenti di filosofia rimasti negli annali, per la loro bravura e coerenza politica per avere firmato il manifesto antifascista assieme a BENEDETTO CROCE.
Il tema della Cultura credo, dovrebbe essere alla base di ogni agenda politica. Non come semplice conoscenza o apprendimento di tecnologie, ma come politiche di formazione dentro e fuori la scuola, per fornire strumenti di conoscenza, decifrazione del mondo, della vita, delle opportunità di arricchimento personale e comune. In ultima analisi possibilità di SAPERE – CONOSCERE e vivere meglio la vita.
Mi riferisco alla Sicilia
In questo momento ma purtroppo, la situazione potrebbe dirsi generale; non manca soltanto il lavoro, il futuro per i giovani, la salvaguardia dell’ambiente, il rispetto dell’altro/a il riconoscimento apprezzamento delle diversità… via via, anche con la complicità-incapacità – stoltezza di politici si sta perdendo anche la capacità di essere umani…
Sono sicura che non sto dicendo nulla che lei non abbia già pensato e che non sia previsto nel cammino con le sue scarpe nuove.
Io a Bologna faccio lavoro socio-politico con i migranti e l’altro giorno un giovane intellettuale eritreo al quale avevo detto che sono siciliana da Trapani … sorridendo mi abbraccia e mi dice scherzando “I BASTARDI CULTURALMENTE SONO UN GRANDE POPOLO…” alludendo alle influenze e le eredità culturali che altri popoli hanno lasciato alla nostra isola.
Il mio sogno è che l’identità del siciliano, lasciando alle ortiche i vecchi stereotipi ri-diventi sinonimo di CULTURA – PENSIERO NUOVO – PROPOSTA DI RICERCA, INTELLIGENZA SPECULATIVA – PER UNA NUOVA UMANITA’.
L’impegno deve essere di tutti/e ma lei signor Sindaco è il primo cittadino di una Città simbolicamente e praticamente importante che è ponte fra diverse culture e si specchia su un mare carico di storia, con un peso che va oltre il “locale”.
Buon lavoro
da Bologna 12-giugno 2018
Lella Vultaggio

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