Dal testo del libro: Con le coste d’Africa i traffici da tempi remotissimi si connotavano anche per il culto della dea madre, variamente denominata, servita da ierodule e venerata con i ritmi naturalistici e con le feste che li scandivano (Καταγώγια / ritorno dal mare al 23 aprile e Αναγώγια/ partenza verso il
mare al 25 ottobre), corrispondenti ‘ a staciuni e ‘u mmernu, nella parlata dialettale tramandata e non difforme dalla tradizione semitica.
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